ADHD e difficoltà attentive

Perché il mio bambino fatica a stare fermo? Perché fatica a stare seduto?

Perché fa tanta fatica ad aspettare? Perché cambia gioco così spesso?

Perché non riesce a concentrarsi a lungo? Perché non riesce a stare attento?

 

Esiste un continuum tra vivacità, difficoltà attentive e disturbo da Deficit di attenzione/iperattività.

L’ ADHD (Attention-Deficit/Hyperactivity Disorder) è un disturbo evolutivo dell’autocontrollo che si manifesta con difficoltà di attenzione e concentrazione, di controllo degli impulsi e del livello di attività.

Quando aspettare e quando intervenire?

È utile intervenire quando i genitori o gli insegnanti notano che il livello di attivazione motoria e/o di disattenzione compromette il funzionamento scolastico e sociale del bambino.

 

Quali sono le figure in Imparole che intervengono e come?   

  • Neuropsichiatra infantile: raccolta di informazioni e prima visita con la famiglia e il bambino
  • Psicologo: svolge una valutazione neuropsicologica e definisce gli obiettivi della riabilitazione

 

 

Come si svolge il percorso di riabilitazione?

Lo psicologo, insieme al terapista, condivide con la famiglia l’intervento e gli obiettivi del progetto, che dipendono anche dall’età del bambino.

Si propongono due tipi di intervento:

  • Psicomotorio, per i bambini più piccoli
  • Cognitivo e di regolazione del comportamento, per i bambini più grandi

Come sempre in Imparole, l’intervento sarà integrato con incontri di Parent Training per i genitori e colloqui periodici con gli insegnanti.

Gli obiettivi riguarderanno la modificabilità del comportamento, favorendo l’emergere di comportamenti adattivi rispetto a quelli problema o ripetitivi. Si proporranno attività che utilizzino tecniche di problem solving, aumentino la regolazione del comportamento in parallelo con il sentimento di competenza per arrivare all’autonomia del bambino.

 

Quali materiali e metodi utilizziamo?

Il percorso di riabilitazione e potenziamento prevede attività improntate a diversi approcci teorici, in particolare il metodo Feuerstein, al quale vengono affiancati gli strumenti Tzuriel e dell’approccio Waldon, approccio cognitivo-comportamentale.

I differenti approcci permettono di raggiungere gli obiettivi attraverso i materiali e gli strumenti più idonei allo scopo.

Un ruolo importante viene svolto dai genitori e dagli insegnanti, come importanti mediatori, che creano intorno al bambino un ambiente modificante, che rinforzi i comportamenti funzionali.

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