Il bambino apprende dall’esterno grazie alla mediazione di un adulto e non per strumenti innati– Reuven Feuerstein
Perché il mio bambino sembra più piccolo rispetto alla sua età? Perché il mio bambino fatica ad imparare? Perché fatica a diventare autonomo?
La disabilità cognitiva è caratterizzata da un ritardo nello sviluppo cognitivo, che si manifesta con difficoltà nell’apprendimento anche di semplici abilità e un rallentamento dello sviluppo psico-motorio.
Quando aspettare e quando intervenire?
È utile intervenire quando i genitori o gli insegnanti notano che il bambino, pur migliorando costantemente, sembra farlo più lentamente.
L’intervento precoce è utile per sollecitare lo sviluppo e permettere al bambino di raggiungere importanti obiettivi di crescita.
Quali sono le figure in Imparole che intervengono e come?
- Neuropsichiatra infantile: svolge una prima visita del bambino e raccoglie le informazioni dalla famiglia; questo è un momento importante di osservazione nel corso dell’iter diagnostico;
- Psicologo: svolge la valutazione neuropsicologica e psicodiagnostica;
All’interno dell’iter possono essere effettuate altre valutazioni, stabilite dal neuropsichiatra infantile in base alle esigenze del singolo bambino e della famiglia:
- Valutazione dinamica, secondo il metodo Feuerstein
- Valutazione logopedica
- Valutazione psicomotoria
Le figure di riferimento per la riabilitazione sono:
- Psicologo: come referente del percorso di riabilitazione;
- Terapista: logopedista, terapista Feuerstein per il potenziamento cognitivo.
Gli obiettivi della riabilitazione possono essere:
- Modificabilità del comportamento favorendo i comportamenti adattivi rispetto a quelli problema;
- Aumento del sentimento di competenza;
- Raggiungimento di graduale autonomia in diversi ambiti dello sviluppo.
Per la riabilitazione lo psicologo, insieme al terapista condivide con la famiglia l’intervento che può essere di tipo logopedico e/o di potenziamento cognitivo, attraverso incontri individuali o di gruppo, integrato con incontri periodici con i genitori e insegnanti. Il percorso è individualizzato e progettato in base all’età, alle potenzialità e carenze osservate. Si può lavorare, infatti, sulla modificabilità del suo comportamento favorendo i comportamenti adattivi rispetto a quelli problema o ripetitivi. Proponendo attività che utilizzino tecniche di problem solving, aumentino la regolazione del comportamento in parallelo con il sentimento di competenza per arrivare all’autonomia del bambino.
Quali materiali e metodi utilizziamo?
Il percorso di riabilitazione e potenziamento prevede attività improntate a diversi approcci teorici, in particolare il metodo Feuerstein, al quale vengono affiancati gli strumenti Tzuriel e dell’approccio Waldon, approccio cognitivo-comportamentale.
In funzione degli obiettivi che ogni bambino deve raggiungere, vengono proposte diverse attività: problem solving, giochi, materiali specifici dei diversi approcci.
Ogni percorso è condiviso con la famiglia e sono previsti incontri individuali o di gruppo; inoltre vengono mantenuti contatti costanti con gli insegnanti, programmando incontri periodici di monitoraggio.
Non sai cosa fare? Prenota un colloquio gratuito
Non hai una diagnosi? Non sai cosa fare? Fatti aiutare dagli specialisti di Imparole prenotando un colloquio gratuito.