La storia del nostro metodo
Abbiamo iniziato nel lontano 2004 a lavorare con un’ ” equipe multidisciplinare”, ma diventò subito chiaro che il nostro obiettivo era “la quantità e la qualità” di mediazione, da usare come chiave per ottenere la modificabilità nei bambini. Abbiamo sentito il bisogno di intensificare e diversificare la tipologia di terapie, creare più dialogo con i genitori e con la scuola per creare un ambiente attivo e modificante, come il Prof. Reuven Feuerstein ha sempre descritto e il Dott. Bronfenbrenner proponeva nella sua visione ecologica. Questo approccio ci ha permesso di innescare cambiamenti che permettessero ai bambini e alle loro famiglie di progredire.
Tra i nostri obiettivi divenne importante fare in modo che bambini e genitori aumentassero la fiducia in se stessi, pronti ad accogliere con entusiasmo tutti i progressi dei bambini, anche quelli “micro”. Uno dei nostri obiettivi più importanti diventò creare un sistema di credenza positivo rispetto al potenziale di apprendimento e al cambiamento, diventando tutti (terapisti-genitori-insegnanti) migliori mediatori.
Il nostro metodo: SECEM
SECEM è modificabilità cognitiva strutturale emotiva ed ecologica.
Il nostro metodo e il nostro lavoro si basano su 8 principi:
- Lavorare per accrescere l’idea di modificabilità imparata dal Metodo Feuerstein;
- Sviluppare un lavoro ecologico: lavorare in collaborazione con il bambino, i genitori, la scuola, tutta la famiglia e le persone che ruotano intorno al bambino.
- Trans-disciplinarità: lavorare in team, con obiettivi interprofessionali. Tutti lavoriamo su ogni aspetto, ma ogni professionalità mantiene la propria peculiarità.
- Mediazione: ci piace che le nostre sessioni di terapie siano opportunità di apprendimento immerso nella mediazione.
- Allargare gli obiettivi: far in modo di facilitare gli apprendimenti e tradurli nella vita quotidiana.
- Creare sufficienti opportunità di apprendimento: intensificando il lavoro e la durata.
- Lavorare in modo Eclettico: usiamo materiali di tutti i tipi, non solo gli strumenti dei metodi, ma anche strumenti usati nei giochi, suggeriti dai genitori o insegnanti, quasi tutti facilmente ritrovabili nella realtà quotidiana.
- Lavorare con una modalità esplorativa: cerchiamo di creare un “vestitino” per ogni situazione e non la “taglia unica” per tutti!