Il 60% di tutte le comunicazioni umane è non verbale: linguaggio del corpo. Il 30% è nel tono. Vale a dire che il 90% di quello che si comunica… non esce dalla nostra bocca.– (Dal film Hitch)
Che cosa fa la logopedista di Imparole in riabilitazione? Come aiuta il bambino e i genitori?
Dopo aver valutato le competenze comunicative del bambino, attraverso il gioco, e le competenze linguistiche attraverso test specifici, fondamentali per impostare un trattamento logopedico mirato e alla portata del bambino, la logopedista individuerà insieme ai genitori la giusta modalità per facilitare l’acquisizione linguistica. I genitori conoscono il bambino, i suoi interessi, le attività che lo divertono e quelle che lo chiudono. Attraverso il gioco, le canzoni, il disegno, le storie e altri materiali accattivanti per il bambino si lavorerà sull’articolazione di suoni, delle parole, sull’ampliamento del lessico, sulla costruzione delle frasi e sul racconto.
Quali sono i metodi di riferimento?
I metodi a cui ci ispiriamo sono tanti: l’ultimo in ordine di tempo è il metodo Oral Motor Therapy.
Quali sono i materiali che usa in terapia?
I materiali che vengono usati in terapia sono molto vari e dipendono dalle competenze cognitive e dagli interessi del bambino. Possono essere di varia natura: sonori, come delle canzoni, figurativi, come disegni e libri, oppure pupazzi ed altri materiali per un gioco simbolico.
Quante volte alla settimana la logopedista vede il bambino?
Il logopedista e l’equipe valuteranno la cadenza settimanale (1/2 volte) in base al bisogno.
Come può il genitore, aiutare il bambino ogni giorno?
Il logopedista man mano guiderà i genitori mostrando gli stili e le modalità comunicativi più corrette per favorire l’intenzionalità comunicativa; condividerà e medierà/istruirà i genitori su esercizi mirati per incrementare il linguaggio in tutte le sue componenti. I genitori potranno assistere alle sedute (quando se ne ritiene la necessità) o potranno parlare con il logopedista all’interno di colloqui dedicati.
Durante le sedute insieme si giocherà, si parlerà e si canterà. Il genitore vedrà come all’interno di giochi semplici ci si potrà divertire e imparare allo stesso tempo.
Come il logopedista lavora con l’insegnante?
È fondamentale avere un raccordo tra l’equipe che segue il bambino e le insegnanti per due ragioni: l’ambiente scolastico è l’ambiente nel quale i bambini trascorrono la maggior parte del loro tempo ed è importante che, anche qui, vengano stimolati in maniera corretta e condividano gli obiettivi delle insegnanti. Il logopedista è quindi pronto ad incontrare le insegnanti, per dipanare i loro dubbi e per proporre eventuali attività, attuabili in classe oppure in piccolo gruppo, per favorire il corretto sviluppo linguistico.
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