Metodo Tzuriel

Se me lo dici dimentico, se mi fai vedere ricordo, se mi coinvolgi capisco– Proverbio cinese

A partire dal pensiero e dalle esperienze di Vygotskij e Feuerstein, David Tzuriel ha elaborato e proposto un metodo di valutazione nel quale l’esaminatore non si limita a registrare i dati ma interagisce con il soggetto, al fine di attivare il processo di apprendimento. Tale processo prende il nome di Valutazione Dinamica (VD) che valuta il pensiero, la percezione, l’apprendimento e la capacità di problem solving attraverso un processo attivo di insegnamento, volto alla modificazione del funzionamento cognitivo.

La Valutazione Dinamica del Metodo Tzuriel, come nel Metodo Feuerstein, mette in luce il potenziale di apprendimento dei soggetti e differisce dai test statici convenzionali nei seguenti aspetti:

  • obiettivi
  • processi
  • strumenti
  • situazione di test
  • interpretazione dei risultati.

Essa consiste, concretamente, nell’osservare il soggetto durante lo svolgimento del compito e di supportarlo con interventi che attivino la sua ‘area di sviluppo prossimale’, aiutandolo a superare o ridimensionare quegli ostacoli, che inibiscono lo sviluppo dell’attività cognitiva.
La Valutazione Dinamica si pone come un approccio complementare utile e variegato che, insieme alle valutazioni di tipo normativo-standardizzato, dipinge un quadro olistico e accurato del funzionamento cognitivo del soggetto. Rispetto ai test standardizzati normativi, sembra offrire un metodo di valutazione più adeguato alle persone con disabilità (per esempi ritardo mentale, deficit sensoriale, disturbi emotivi) e alle persone con disturbi dell’apprendimento.

Il metodo Tzuriel utilizza 6 strumenti, con i quali si possono svolgere diversi subtest. Gli strumenti hanno la particolarità di essere adatti ai requisiti evolutivi dei bambini più piccoli, hanno un aspetto attraente, simile a quello dei giocattoli e consentono la manipolazione. Le procedure di valutazione tengono conto dei tempi di attenzione relativamente brevi dei bambini. I materiali, pur essendo di natura concreta, permettono l’apprendimento di regole astratte.

Una valutazione attuata in età prescolare permette di individuare quanto prima le funzioni cognitive emergenti che necessitano di essere potenziate e di decidere quindi in materia di interventi cognitivi il più precocemente possibile.

Gli stessi strumenti possono essere usati per la parte riabilitativa sempre a partire dai bambini più piccoli fino ai ragazzi grandi.

 

Strumenti del Metodo Tzuriel

Il Professor Tzuriel li spiega cosi:

“I test che ho costruito sono “cognitivi” perché è più semplice ideare uno strumento che permetta di verificare ciò che avviene fra il pre-test e il post-test grazie alla mediazione, ma quest’ultima dovrebbe sempre tener conto degli aspetti emotivi e simbolici. Mio padre era nato nello Yemen, che era tecnologicamente arretrato, ma era un uomo nobile e ansioso di imparare e di ottimizzare sia il suo sviluppo, finanche in quella situazione sfavorevole, sia quello di noi figli. Il suo amore per l’apprendimento ci è stato trasmesso in tutta la sua pregnanza e anche oggi, nelle situazioni avverse, è vivo in me il suo modello di mediazione che mi ha trasmesso un forte sistema di valori a cui posso sempre fare riferimento: è questo ciò che io intendo per resilienza.”

Alcuni strumenti per lavorare con il bambino:

CATM

Operare con i confronti e le analogie con figure geometriche che possono essere manipolate, stimolando il mantenimento di più informazioni contemporaneamente.

CMB

Per la seriazione, il lavoro sistematico, per le difficoltà di orientamento nello spazio, la memoria spaziale.

CITM

Per lo sviluppo del pensiero ipotetico,la classificazione.

SERIAL – THINK

Per il ragionamento matematico, il confronto, la pianificazione.

CCPAM

Per il ragionamento analogico con figure/disegni, il ragionamento ipotetico.

CSTM

Per indagare la seriazione con diversi parametri.

 

A noi piace perchè oltre alla credenza di fondo basata sulla modificabilità dell’individuo, utilizza strumenti concreti che indagano le operazioni mentali alla base dell’apprendimento, e che possiamo utilizzare sia con bimbi piccoli che con i ragazzi più grandicelli. In questo modo spaziamo in ambiti diversi giocando!

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