Se cammini in un sentiero pessimistico, non arrivi da nessuna parte– Reuven Feuerstein
Cos’è il potenziamento cognitivo?
Per competenze cognitive si intende l’insieme di tutti i processi di pensiero, quali il problem solving, l’analogia, le capacità deduttive, la comprensione, la capacità di orientamento, l’organizzazione del comportamento, capacità di confronto e categorizzazione e moltre altre, tutte competenze che ci consentono di apprendere e mettere in atto comportamenti adattivi.
A quale eta’ i bambini possono cominciare?
Con la terapia di potenziamento cognitivo ci poniamo l’obiettivo di sollecitare e sviluppare le competenze sopra descritte per migliorare le prestazioni di apprendimento. Lavoriamo utilizzando il nostro Approccio SECEM, scegliendo l’integrazione dei diversi metodi a seconda dell’età.
Per i bambini dai 18 mesi in su, con e senza difficoltà, utilizziamo:
- il Metodo Waldon (videolezione) per la stimolazione cognitiva per lo sviluppo e il rafforzamento delle abilità primarie attraverso il movimento;
- il Metodo CTM – Neyborg per sostenere l’apprendimento dei bambini attraverso un insegnamento sistematico dei concetti che sono alla base della conoscenza. Inoltre si propone di sviluppare e potenziare i processi mentali quali attenzione, decodifica, memoria, recupero delle informazioni; (corso per specializzarsi)
- il Metodo Tzuriel valuta e lavora sul potenziale di apprendimento lavorando sui requisiti evolutivi dei bambini più piccoli;
- il Metodo Bright Start (videolezione) si focalizza sui processi di apprendimento e non sui contenuti, lavorando in gruppo e in individuale;
- il Metodo Feuerstein, con gli strumenti del PAS BASIC, lavora sul potenziamento delle abilità e le funzioni cognitive emergenti del bambino, insieme al genitore che diventa mediatore. (corso per genitori).
Per i bambini dagli 8 anni in su, con e senza difficoltà, utilizziamo in individuale e in gruppo:
- il Metodo Feuerstein, con gli strumenti del PAS, lavora sul potenziamento delle abilità e le funzioni cognitive carenti del bambino/ragazzo, insieme al genitore che diventa mediatore. (corso per genitori);
- il Metodo Tzuriel valuta e lavora sul potenziale di apprendimento lavorando sui requisiti evolutivi dei bambini più piccoli;
- il Metodo Waldon (videolezione) se necessario lavorare ancora sulla stimolazione cognitiva per lo sviluppo e il rafforzamento delle abilità primarie attraverso il movimento;
- Cat-kit: uno strumento utile per comunicare e spiegare le emozioni
- Giochi in scatola
Grazie all’utilizzo e all’integrazione dei metodi, proponiamo un lavoro organizzato e sistematico, individuando strategie e introducendo “abitudini” cognitive, che si trasformano gradatamente in un cambiamento strutturale.
In quali situazioni è utile un intervento di potenziamento cognitivo?
E’ utile per tutti i ragazzi/bambini che presentano difficoltà di apprendimento, situazioni di ritardo cognitivo, necessità di un intervento di regolazione del comportamento, miglioramento dei tempi e della qualità dell’attenzione come per esempio nelle diagnosi di ADHD – difficoltà cognitive – difficoltà di comportamento.
Viene utilizzata anche con i bambini che presentano una diagnosi dello spettro autistico.
Quali sono le figure in Imparole che intervengono e come?
La terapia di potenziamento cognitivo viene condotta da pedagogisti e psicologi con formazioni diverse ma con una base comune di formazione in metodi di modificabilità cognitiva.
Il percorso spesso parte da una prima fase di valutazione dinamica (LPAD), il cui obiettivo è mettere in luce il potenziale di apprendimento del soggetto. Si definiscono quindi gli obiettivi terapeutici e gli strumenti che si ritengono utili per raggiungerli.
Una seduta tipo è caratterizzata da tre momenti:
- apertura e recupero dei contenuti della seduta precedente
- proposta dell’attività
- momento di riflessione e generalizzazione dei concetti appresi, lavoro mirato sul vocabolario.
Quali sono i materiali che usiamo in una terapia di potenziamento?
I materiali utilizzati sono tanti e vari, sono scelti in base all’obiettivo su cui si vuole lavorare e l’importante è essere creativi! Di seguito alcuni esempi per poter lavorare in presenza o online:
- PAS: Programma di Arricchimento Strumentale del Metodo Feuerstein
- Strumenti del Metodo Tzuriel
- Giochi di ruolo, di strategia
- Schede e situazioni problematiche
- piattaforma e-learning di Imparole con giochi e attività mirate
Protagonista principale nella terapia è la mediazione, come in tutti gli interventi terapeutici in Imparole, elemento fondamentale del metodo Feuerstein: ogni individuo può attraverso l’intervento intenzionale del mediatore attivare le sue possibilità di apprendimento e cambiamento.
Tempi: quante volte alla settimana?
Si possono svolgere terapie individuali o di gruppo, una o due volte alla settimana, in funzione degli obiettivi.
Che ruolo giocano i genitori?
I genitori svolgono un ruolo importante di “co-terapeuti”, a loro è demandato il compito di sostenere la terapia e continuare il lavoro di mediazione, organizzando a casa un “ambiente modificante”, situazioni fisiche e relazionali, nelle quali il bambino sperimenta la mediazione e sia sempre attivo nella costruzione delle sue competenze cognitive. Noi possiamo aiutarli con il corso genitori a loro dedicato: Crescere la mente.