Perché il mio bambino è molto timido? Perché fatica a esplorare l’ambiente?
Perché tende a rimanere fermo? Perché nel gioco mostra una scarsa iniziativa?
Perché appare in difficoltà sul piano motorio? Perché il mio bambino ha un disegno povero?
Perché fatica ad apprendere e comunicare?
Questi possono essere alcuni quesiti che i genitori possono porsi vedendo il proprio bambino in ritardo circa alcune tappe di sviluppo. L’équipe di Imparole da tempo aiuta, ascolta e supporta le famiglie nel corso dello sviluppo del proprio figlio.
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Quando aspettare e quando intervenire?
È opportuno intervenire quando i genitori o le insegnanti notano che il bambino non ha acquisito le competenze motorie, cognitive e comunicative rispetto ai bambini della sua età.
Quali sono le figure in Imparole che intervengono e come?
- Neuropsichiatra infantile: raccolta informazioni e prima visita con la famiglia e il bambino
- Psicologo: valutazione cognitiva e del funzionamento adattivo e definizione degli obiettivi della riabilitazione.
- Terapista della neuropsicomotricità: valutazione neuropsicomotoria
- Logopedista: valutazione logopedica, se ritenuta necessaria dall’equipe.
Per l’intervento riabilitativo i vari professionisti collaborano tra loro ed elaborano un piano terapeutico che verrà condiviso con la famiglia e gli insegnanti.
In quest’ottica di lavoro multidisciplinare l’intervento neuropsicomotorio individuale o di gruppo si pone come obiettivi quelli di: favorire l’evoluzione degli schemi motori immaturi, migliorare l’espressione linguistica, sviluppare l’iniziativa ludica e le competenze simboliche, favorire l’acquisizione di strategie efficaci nell’esecuzione di compiti e la maturazione a livello grafico. Per il raggiungimento di tali obiettivi si andrà a lavorare con il bambino sui suoi punti di debolezza e sulle abilità emergenti a partire dalle sue capacità maggiormente consolidate.
Quali sono i materiali e i metodi che utilizziamo?
Nell’ottica di un approccio multidisciplinare l’intervento potrà prevedere l’utilizzo di diversi metodi. Per quanto riguarda l’ambito neuropsicomtorio potranno essere utilizzate varie metodologie (Ambrosini, Sabadini, Russo, Le Bouche, Sam) ognuna finalizzata al raggiuntano di un obiettivo. Tenendo conto poi della finalità che si vorrà raggiungere saranno utilizzati vari materiali come ad esempio: strumenti per l’attività grafica, giochi di società, cuscinoni, palle e costruzioni.
Molto importante sarà coinvolgere anche i genitori e gli insegnanti in modo tale che il bambino possa portare e sperimentare il lavoro svolto in stanza anche nei contesti che frequenta abitualmente.