Storia

Imparole nasce nel 2004 dall’idea di una pedagogista, Raffaella Rosas, che, sulle orme del metodo Feuerstein, inventa e crea un’equipe a disposizione dei bisogni della famiglia.

La pedagogista è la figura centrale del sistema: si fa garante della rete di relazioni tra intervento diagnostico e riabilitativo, famiglia e scuola, tenendoli in equilibrio in un progetto pedagogico.
Il modello di Imparole è basato su un sistema a “triangolo”: Imparole – famiglia – scuola.
Il lavoro dell’equipe multi-professionale e la collaborazione con la famiglia e la scuola sono alla base dello Statuto di Imparole che, per volere di Raffaella e di altri due soci fondatori nasce come Cooperativa Sociale, Centro per l’infanzia e la famiglia.

SECEM: Modificabilità Strutturale Cognitiva - Emotiva - Ecologica

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Molto del nostro lavoro prende le mosse dal metodo Feuerstein e dalla pedagogia della mediazione e dall’ambiente modificante alla base.
Fulcro della relazione educativa è il sistema soggetto-mediatore-compito e non il singolo soggetto.
Non basta la stanza di terapia: il progetto pedagogico coinvolge a vari livelli tutti gli attori coinvolti.
Si cerca principalmente di creare un ambiente modificante, cioè una situazione fisica, ma anche sociale e relazionale.

“Accogliere, sostenere, sviluppare il cambiamento: queste sono le funzioni fondamentali di un ambiente modificante”.

Un ambiente modificante è definito da precise caratteristiche:
• È senza pregiudizi e stereotipi, è in grado di garantire a tutti le pari opportunità di accesso alla vita e di realizzare il proprio potenziale.
• Deve saper creare le “condizioni di tensione positiva verso il nuovo”: un ambiente modificante non crea situazioni protette, ma crea le condizioni per far nascere nella persona il bisogno di provare, di sperimentare situazioni nuove, di aumentare i bisogni (cognitivi e affettivi), che possono costituire una buona base motivazionale per il cambiamento.
Crea le condizioni per rendere il soggetto attivo e partecipe del proprio cambiamento: propone situazioni di confronto con compiti nuovi preparati ad hoc, che sappiano garantire l’esperienza del successo, così da costruire in modo graduale la competenza.
In un ambiente modificante è sempre presente l’esperienza della mediazione, che consente di sollecitare e stimolare il potenziale di apprendimento che ogni soggetto presenta.

Alcuni numeri ad oggi

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Professionisti